venerdì 23 dicembre 2016

REGOLAZIONE DELL'ACIDOSI TESSUTALE


Cari Amici, gentili Pazienti
mi scuso per il periodo di silenzio, ma i numerosi impegni mi hanno impedito trovare il tempo per scrivere...aggiungiamoci la stanchezza e la pigrizia suvvia...

Oggi parleremo di acidosi metabolica e come controllarla.

Il cibo che mangiamo e l'ossigeno che respiriamo producono ogni giorno delle scorie acide che vengono regolarmente bilanciate mediante dei sistemi tampone, che ci mantengono in vita, evitando che l'acidità tissutale diventi esagerata e quindi mortale.

Questo però può avvenire fino ad un certo punto ed esauriti i sistemi tampone l'organismo deve trovarne di alternativi e va soprattutto a prelevare sostanze basiche dalle ossa e apparato masticatorio, provocando il loro indebolimento (ancor più grave nelle donne che sono già predisposte all'osteoporosi dopo la menopausa).

Un intestino in buona forma è fondamentale, ricordiamoci che buona parte del sistema immunitario vigila proprio nell'intestino.

La vita moderna stressante, fatta di veloci pasti ricchi di grassi e proteine impedisce un buon tamponamento dell'acidosi tissutale.  Molti di noi, specie i giovani tendono a saziarsi con cibo "spazzatura" invece che con frutta e verdura (che sono alcalinizzanti, quindi tamponano l'acidità), aggiungiamoci il forte consumo di alcool e di bevande gasate ed il quadro è completo.

Ho già fatto intendere che le carni, le uova, i formaggi, i latticini, i grassi, lo zucchero, ma anche i cereali raffinati sono acidificanti, mentre la frutta e la verdura sono alcalinizzanti.

Attenzione non dovete pensare al sapore acido, sono le scorie di quell'alimento che diventano acide: per esempio un limone, un kiwi pur acidi sono alcalinizzanti!

Mi pare chiaro che vegetariani e vegani siano avvantaggiati nel controllo dell'acidità , ma non lo sono quasi più nel momento in cui consumino molti cereali specie se raffinati (grano, polenta, riso , kamut, ecc).

I disturbi creati dall'acidosi metabolica non si limitano all'osteoporosi, ma possono portare stanchezza cronica, dolori muscolari, sonnolenza, irritabilità, ritenzione idrica, cellulite, cefalea, crampi, disbiosi intestinale e diarrea.

Come possiamo combatterla? con l'alimentazione consumando specie alla sera molti vegetali e poche proteine animali e poche farine raffinate privilegiando le farine integrali (altro discorso complicato perchè molte farine sono falsamente integrali).

Ma anche assumendo prodotti alcalinizzanti: tra i più validi   Basenpulver  e Basentabs della Named, oppure Lindase bustine, da assumere prevalentemente alla sera prima di coricarsi con un bel bicchiere d'acqua. Si potranno assumere ogni sera per 1 mese, per poi regolarsi a seconda dell'acidità verificata nelle urine

Sarà importante  munirsi in farmacia delle cartine di tornasole per verificare, al mattino appena alzati, il PH della urina intermedia.  Dovrebbe essere di un colore verde medio-intenso, quindi neutra-alcalina (PH=>7)

Un consiglio per risparmiare : dopo aver imparato a bilanciare il ph delle urine con un prodotto specifico si può provare con del semplice bicarbonato di sodio, quello del supermercato, non funziona niente male.  Ed un altro ancora: invece di bere bevande gasate dolci fatevi un bel bicchiere d'acqua con spremuto un limone biologico, sarà alcalinizzante e vitaminizzante, dando salute al nostro intestino.

Mi raccomando di non esagerare con alcalinizzanti, non bisogna nemmeno essere troppo alcalini, poi si possono rischiare calcoli renali, Quindi bisogna aumentare la quota di acqua giornaliera se non si beve molto, specie nel periodo estivo.

Una raccomandazione finale: il controllo dell'acidosi non deve portare all'ELIMINAZIONE di intere categorie di alimenti, ma solo alla loro diminuzione nell'utilizzo.
La nostra alimentazione deve essere varia ed a rotazione, cambiando ogni giorno i tipi di alimenti (il discorso è diverso ovviamente per vegetariani e vegani)

Troverete approfondimenti nel sito  www.acidosi.it

venerdì 25 novembre 2016

LA BIORIVITALIZZAZIONE-TECNICA BASE DEL RINGIOVANIMENTO

 
 Cari Amici,gentili Pazienti 
oggi  parlerò di una metodica di medicina estetica che ritengo fondamentale, di semplice esecuzione e molto sicura se il medico adotta prodotti di alta fascia:

                                        LA BIORIVITALIZZAZIONE

come ho già scritto, stranamente alcuni Colleghi trascurano questa metodica a favore di fillers e Botox, dimenticando che il nostro primo compito dovrebbe essere quello di curare e ripristinare una buona qualità della pelle...

La biorivitalizzazione implica delle microiniezioni nella pelle distribuite con particolari strategie dal medico a seconda delle problematiche esistenti.

Può essere eseguita sul volto, sul collo, sul decolleté, ma anche in qualsiasi area del corpo, non ci sono praticamente limiti.

In genere prima di eseguirla si applica un gel anestetico professionale per ridurre la sensazione dolorosa.
E' vero che usiamo aghi sottilissimi, ma mi fa molto ridere che alcuni Colleghi scrivano nei loro siti che sia "indolore".
Cerchiamo di dare notizie corrette!

I protocolli che sono internazionali prevedono in genere 2-3 sedute iniziali per ridare alla cute il suo turgore, elasticità, compattezza di qualche anno addietro.
Poi si prevede un "mantenimento" con una sola seduta ogni 2-3 mesi.

Nessuno vieta di usare protocolli più intensi e ravvicinati, specie in pazienti mature e compatibilmente con le loro possibilità economiche.

Questi prodotti sono in genere a base di acido jaluronico  reidratante (non quello dei fillers che per composizione chimica permane e riempie) un componente fondamentale della pelle che con l'età perdiamo progressivamente.

Possono inoltre contenere anche vitamine, aminoacidi, oligoelementi, antiossidanti che secondo alcuni studi porterebbero anche alla produzione di nuovo collagene e quindi pelle più elastica, il prodotto leader è ormai " Teosyal Redensity I" di Teoxane, punto di riferimento per tutto il settore.

Di recente uscita e molto interessante è PROHILO di IBSA assolutamente innovativo: contiene 2 acidi jaluronici, uno a bassa densità ed uno ad alta che agiscono in momenti diversi, il contenuto è di 64 mg. cioè oltre il triplo rispetto ai concorrenti e si inietta solo nei punti di drenaggio del viso, da cui poi diffonderà all'intero volto (esclusa fronte).
I risultati sono eccellenti e si sta dimostrando validissimo anche sul corpo (braccia, interno cosce, decolletè, mani, ecc.)


Raccomando a tutti di capire bene cosa vi voglia iniettare il medico e se non conoscete il prodotto aspettate ed informatevi su internet che sia un prodotto serio e leader di mercato.
Fatevi aprire le confezioni davanti agli occhi e pretendete il tagliandino con il numero di serie della siringa, così sarete sicure di cosa vi stiano iniettando e lo potrete riferire con certezza nel caso dobbiate cambiare medico.

Ne va della vostra sicurezza e salute!

Ma quando si può e si deve ricorrere a questa tecnica?
Come in tutti i campi della Medicina la prevenzione è fondamentale!
Ho delle pazienti che iniziarono a 30 anni ed oggi sono delle splendide 40-45enni, contente del percorso effettuato e con una qualità cutanea notevolissima: chiaro che oltre a questo bisogna anche aiutarsi con uno stile di vita consono che il medico deve sempre raccomandare alla paziente, primi fra tutti l'esposizione al sole con filtri solari ed integratori orali antiossidanti.
Ma naturalmente può essere fatto a qualsiasi età, anche avanzata : tutti ne possiamo trarre beneficio.

Inoltre la biorivitalizzazione è compatibile con tutte le altre metodiche di Medicina Estetica, rendendo ancora migliori i risultati ottenibili e senza modificare nessun profilo del volto, senza generare quelle mostruosità che vediamo in giro e che purtroppo io devo anche vedere nei congressi medici dove molte delle mie Colleghe sono in condizioni che preferisco non descrivere...

Mi raccomando non fissatevi mai su singole rughe del Vostro volto, ma pensate all'immagine globale di esso, solo così comprenderete quanto sia necessario il recupero qualitativo dell Vostra cute: un viso maturo può essere ancora bello se appare sano, luminoso, elastico anche se presenta alcune rughe.









martedì 15 novembre 2016

IL FALSO MITO DELLA VECCHIAIA


Voglio affrontare un argomento difficile: il nostro invecchiamento.

Ebbene si! affermo senza alcun dubbio che l'abbiamo mitizzata, abbiamo cercato di renderla più dolce con argomentazioni spesso campate in aria, frutto  anche di epoche patriarcali in cui gli anziani avevano un posto importante nella famiglia.

Diciamoci la verità...la saggezza, l'esperienza, la pazienza, la prudenza, il conoscersi meglio, la moderazione, i segni del tempo...che fascino possono avere??
Qualcuno si è mai invaghito/a  della moderazione? della prudenza?della monotonia quotidiana?

SUVVIA!...............................................................................................

Ho scritto INVAGHITO! non un amore da ragionieri.......................

Ognuno di noi ammira, ama  e freme per eroi veri o di scena che incarnano tutto il contrario:   spericolati, coraggiosi, belli impossibili.

Non ho mai amato l'appena deceduto dott. Veronesi, ma mi ha colpito un articolo letto giorni fa in cui una giornalista a lui vicina menzionava come lui si definisse chiuso un corpo che non riconosceva, una gabbia!
Un corpo incapace di seguire la mente, ancora brillante, capace di sentimenti ....lui grande donnaiolo uomo carismatico ancor più soffriva di questa incongruenza.

Con coerenza ha infatti rifiutato le ultime cure, perchè ad un certo punto la vita terrena perde di significato ed io credo che una Società moderna e laica debba necessariamente prendere in considerazione l'eutanasia.

L'invecchiamento non è solo il decadimento corporeo, ma anche e soprattutto la possibilità di amare ed essere amati, di desiderare ed essere desiderati, di abbracciare ed essere abbracciati.


Mi colpì molto anni or sono mio Padre:   aveva circa 80 anni e come ogni anno in agosto andò da mia Zia al Lido di Venezia...ma quando andai a trovarlo non vedendo costume da bagno e telo mare  in camera gli chiesi il motivo: "Sai Fabio la qualità della mia pelle mi fa preferire non mostrarmi, non vorrei dar fastidio a qualcuno" fu la risposta.
Ripeto mi colpì molto, certo mio Papà era una persona molto colta, amante dell'arte, ma non riconoscevo in Lui e nella sua generazione  tale senso estetico.

Non manco mai di abbracciare a lungo e di coccolare mia Mamma, che colpita da Alzheimer è ora in casa di riposo...devo dire amorevolmente accudita da splendidi angeli.   quando lo faccio la sento appoggiarsi a me e percepisco la sua felicità la copro di baci e nei suoi occhi torna per pochi attimi la gioia di anni migliori..rendendo in me meno gravosa la dolorosa scelta di averla privata della sua casa.

Per animi sensibili la mancanza di Amore è la privazione della linfa vitale...è l'Amore il motore della vita....è inutile nascondersi dietro un dito.

Diventa quindi utile, soprattutto a se stessi, mantenere una buona forma mentale e fisica, necessari in una Società moderna basata sulla produttività e competitività e piaccia o non piaccia anche sull'immagine.

Un/una 50enne di oggi e anche oltre possono oggi presentarsi in ottima forma, allungando il periodo "interessante" della vita, migliorando il rapporto con il partner e se single aumentando la possibilità di incontrare.

La Medicina Estetica può quindi aiutare in questo percorso a patto che sia rispettosa dei tratti naturali di quella persona e non un'assurda rincorsa a immagini giovani che non possono più ritornare, un percorso completo di medicina del benessere che guardi all'alimentazione, all'integrazione alimentare ed al mantenimento in salute dell'organo pelle e dei suoi annessi (capelli, unghie).
Tutto questo aumenterà la soddisfazione di sé portando ad un buon equilibrio psicologico, ancor più importante nelle Donne, che sono più soggette alla depressione specie dopo la menopausa. (L'andropausa non esiste, è un'invenzione giornalistica!)

lunedì 7 novembre 2016

STRANEZZE IN AMBULATORIO...


Cari amici, care Pazienti oggi non ho voglia di scrivere di cose impegnative, stiamo sul curioso:

Ebbene trovo curioso che almeno 8 pazienti su 10 entrino in ambulatorio e lascino la porta spalancata.



Faccio notare che l'ambulatorio medico è il luogo del segreto professionale per eccellenza, non è un luogo comune, dove il medico può anche fare domande molto private e personali.

Tempo fa attendevo una delle  mie pazienti tedesche (ne ho 3)....fra me e me mi dicevo questa blinda la porta, è l'emblema della precisione ...niente da fare porta spalancata!!

E' crollato un mito...))......

Dai non esageriamo, risollevo subito il mito della precisione teutonica:
da anni gran parte delle ditte italiane che mi scrivono ed inviano materiale medico storpiano regolarmente il mio nome (Jacoponi,Iacopini,Iacopino) od il mio indirizzo.....

Ma da molti anni ordino anche farmaci omeopatici dalla Germania: bene......MAI un errore tutto perfetto! 
E questo la fa capire lunga sul casino che abbiamo in testa noi italiani!
Anche perchè queste sono aziende private, non oso immaginare nel pubblico cosa succeda, ma credo sia sotto gli occhi di tutti.

Giusto poi per risollevare gli animi é confortante vedere come molti non vogliano la ricevuta sanitaria, senza distinzione di ceto o lavoro (autonomo, dipendente), ormai è divenuta quasi una battaglia:

Vogliono lo SCONTO!!!!

Ho perfino perso pazienti perchè voglio fatturare....



Siamo o non siamo Italiani?

Senza voler fare polemiche o politica come dico sempre : i politici non sono
marziani, siamo NOI!
E' il sistema nel suo insieme che è corrotto e lo tramandiamo dai genitori ai figli...

Vabbé dai tiriamoci su: il genio è follia......................................................... 

e noi Italiani ne abbiamo da vendere.

martedì 1 novembre 2016

IL PROBLEMA DEL GLUTINE


Il diffondersi della celiachia, cioè l'intolleranza al glutine, sembra in aumento e se ne parla sempre più.



Molto probabilmente mangiamo troppo, ma non si può negare che l'importazione di grano estero con forti componenti proteiche (od addirittura OGM) abbia aggravato la situazione.

Inoltre i sistemi di indagine sempre più sofisticati ed applicati ormai di frequente hanno forse aumentato i casi di diagnosi corretta: anni addietro forse le diagnosi non erano così precise.

Nella ormai lunga carriera di nutrizionista ho maturato negli ultimi anni la convinzione che questi frumenti modificati non facciano bene a chiunque, non solo a chi è predisposto per la celiachia (esiste familiarità e le donne sono più colpite con rapporto 2:1 rispetto ai maschi).

Le grida di allarme nel mondo dell'informazione e scientifico ormai si sprecano.

Esiste poi il problema della celiachia silente, cioè di quei soggetti predisposti, che magari non esagerando con i cereali e derivati nel corso della loro vita potrebbero anche non sviluppare la patologia.

Ho provato così su alcune pazienti 30 giorni di dieta senza glutine ottenendo numerosi miglioramenti dello stato di salute.

Praticamente tutte si sentono molto meglio con maggiore energia, pelle più bella,addome meno teso, minori borborigmi intestinali, ritmo di evacuazione e feci più regolari.

Alcune pazienti non avevano più dolori articolari, mal di testa, acne, dermatite,stipsi, diarrea.

Alcune pazienti hanno continuato per 2 mesi con ulteriori benefici, i loro familiari hanno voluto provare anch'essi sempre con buon beneficio.

A tutte ho consigliato di fare ogni mese 5 giorni senza glutine come mantenimento (sono i giorni necessari all'intestino per eliminare anche tracce di un alimento): chi ha seguito il consiglio continua ad avere benefici.

Certo non è facile trovare 5 giorni senza grossi impegni sociali, perchè ormai socializziamo mangiando, ma se ben motivati credo si possa fare: penso soprattutto a chi ha qualche problemino di salute o familiari con celiachia.

Io stesso credo di essere un "celiaco silente": sin da bambino soffrivo di 3-4 episodi annui di diarrea e coliche addominali ed ho familiarità.
Da quando effettuo alcuni giorni mensili senza glutine sto molto meglio: guarda caso i rarissimi casi di coliche li ho avuti sempre quando assumevo glutine, mai nei periodi senza.

Sia chiaro che questo non vuole essere un'articolo scientifico, ma solo una chiaccherata con tutti Voi, riportando una mia esperienza professionale che di certo non vuole essere scienza.
Del resto sono sicuro che non sto facendo del male a nessuno, ANZI.....

giovedì 27 ottobre 2016

I TRATTAMENTI PIU' RICHIESTI IN MEDICINA ESTETICA.....


Secondo un'indagine svolta dall'Amiest, la società di Medicina Estetica di Milano,
il trattamento più richiesto in Italia sarebbero i fillers a base di acido jaluronico, cioè quei materiali di riempimento per la correzione di rughe e profili del volto.

Al secondo posto il Botox.

Mentre negli USA l'ordine sarebbe invertito.



Ancora una volta si dimostra quanto sia scarsa la cultura della Medicina Estetica,
le metodiche più utilizzate dovrebbero essere quelle che curano e ringiovaniscono la cute ( tipo i peelings, la biorivitalizzazione, i laser, ecc) e non le tecniche strettamente estetiche, che cioè migliorano certi inestetismi senza curare nulla.

E dimostra anche l'impreparazione di buona parte dei medici che mal consigliano i/le pazienti, pensando più a far cassa che ad "educare" chi frequenta i loro studi.

Del resto basta guardarsi attorno per vedere quale disastro si portino sul volto molte donne, non accorgendosi di essere cadute nel ridicolo.

Oggi con un medico estetico preparato e di buon gusto è possibile effettuare un vero percorso di cura del derma e dei suoi annessi: una volta iniziato questo percorso sarà poi possibile intervenire in zone più segnate con tecniche strettamente estetiche, ma con assoluta moderazione senza alterare nessun profilo del volto.



giovedì 20 ottobre 2016

OGGI PARLIAMO DI PEELING CHIMICO IN MEDICINA ESTETICA

Cari Amici care Pazienti oggi parliamo di peeling chimico, una tecnica molto valida, ma andata un po' in disuso a causa di tecniche , come i laser, considerate spesso più moderne ed attuali.

In verità il peeling rimane tecnica cardine ed efficace della Medicina Estetica e cosa che non guasta a costi accettabili.

Il peeling è una sostanza, naturale o chimica, che esfolia le cellule superficiali e morte dell'epidermide donando quindi alla nostra pelle un aspetto luminoso, compatto, di colore più uniforme, insomma un aspetto più sano, quello che avevamo anni addietro.

Con peelings particolari si possono anche attenuare macchie solari e da invecchiamento e migliorare le cicatrici da trauma e da acne.

Alcuni studi scientifici proverebbero che se eseguiti con cadenza regolare i peelings stimolerebbero i fibroblasti a produrre nuovo collagene nel derma, ridando quindi tono.

I principali peelings e parlo di peelings medici (il cui uso è a loro riservato per l'alto dosaggio) sono:

.Acido glicolico                                                
.Acido mandelico
.Acido piruvico
.Acido salicilico
.Acido tricloroacetico (TCA)

L'industria poi sforna una infinità di peelings compositi, cioè composti da più peelings nello stesso prodotto, molto complessi anche nel protocollo, che sinceramente non amo particolarmente essendo il sottoscritto anche un grande laserista.

Il glicolico ed il mandelico sono sostanze di origine naturale dette alfaidrossiacidi (HAH) che solo il medico può eseguire ad alta concentrazione e sono ad azione superficiale.
Ottimi per chiunque voglia una pelle splendente e sana,  permettono, subito dopo una seduta, una vita di relazione normale.
Esistono poi prodotti domiciliari di mantenimento che rafforzano ulteriormente i risultati, consiglio senza dubbio la linea Neostrata americana.

Il piruvico ed il salicilico hanno un'azione media e sono adatti si a migliorare e levigare a pelle, ma trovano anche indicazione nell'acne attiva, nelle macchie e nelle pelli particolarmente spente.

Il tricloroacetico (TCA) è un peeling medio profondo impegnativo che può anche richiedere di stare a casa alcuni giorni dopo la seduta, in quanto si scurisce e sfalda l'epidermide.
Riservato ai casi più gravi, offre ottimo ringiovanimento, buon miglioramento di cicatrici e macchie, ma resta un peeling pericoloso specie in mani di medici inesperti e l'avvento di metodiche laser molto più controllabili ne ha oscurato la necessità d'uso.

L'applicazione è molto semplice ed avviene in genere con un pennello, si lascia agire il giusto tempo ed in certi tipi di peeling si passa poi una sostanza neutralizzatrice per poi abbondare con creme lenitive e riparatrici.

Il peeling chimico è indicato a donne ed uomini a qualsiasi età, per diventare necessario dopo i 35 anni, consiglio di eseguire 3-4 sedute iniziali a cadenza mensile, per poi mantenere con una seduta ogni 2-3 mesi.
E' chiaro che poi il protocollo vada personalizzato e se poi siano presenti delle patologie e/o inestetismi pArticolari adeguato a quelle necessità.

Spero che nessuno voglia ancora confondere i peelings medici con scrub da estetiste ed è ovvio che possano essere utilizzati sul viso e su qualsiasi zona del corpo.

Anche qui esiste una scarsa cultura e rimane un mistero sul perchè ci siano così poche richieste in ambulatorio di peelings per il corpo, ripeto una tecnica semplice, di grande efficacia, relativamente poco costosa e si preferisca andare da un'estetista a fare metodiche di scarsa efficacia.

Naturalmente il peeling può essere affiancato a tutte le altre metodiche di Medicina Estetica, ma anche da solo ottiene ottimi risultati e può essere considerato anche un modo per "entrare" in questo settore ottenendo risultati naturali, eleganti e che rappresentano una vera cura per la nostra pelle.